Matrimoni
ORIENTAMENTI PER LA CELEBRAZIONE DELLE NOZZE
Norme per la celebrazione delle nozze
Il matrimonio nella sua celebrazione liturgica ha riti e azioni proprie che vanno svolte perché nella correttezza e in un contesto di ascolto, di preghiera, di lode, di rendimento di grazie si possa degnamente celebrare il sacramento.
Giorni e orario
I giorni per la celebrazione del matrimonio sono
A) Il sabato (mattina e pomeriggio)
B) Gli sposi residenti (o che dimorano da più di 6 mesi) in questa parrocchia possono celebrare le nozze anche nella messa principale delle ore 11.00, rispettando comunque l’orario prestabilito e attenendosi alla capienza della Chiesa che è di 72 persone, almeno fino a nuove disposizioni
- La celebrazione deve essere conforme al nuovo rito del matrimonio entrato ormai da anni in vigore.
- Per quanto possibile si eviti alla fine della celebrazione di buttare riso o fiorellini all’interno della Chiesa che si prega di pulire prima di partire per il pranzo di nozze.
- Si raccomanda vivamente la puntualità degli sposi, soprattutto nei giorni di domenica nella messa principale.
Documenti
I documenti per la celebrazione delle nozze vanno presentati almeno tre giorni prima del matrimonio e in regola con tutti i permessi.
Insieme ad essi vanno presentati i dati dei relativi a 4 testimoni; cioè:
Nome e cognome, data di nascita ed età, professione e residenza.
In riferimento a fiori, fotografie e riprese televisive
Fiori
Si eviti che l’addobbo floreale non superi globalmente quello che la comunità parrocchiale usa di solito nelle maggiori solennità. Pertanto l’addobbo floreale, pur essendo a discrezione degli sposi, tenga conto dell’ambiente e delle esigenze della Chiesa e del rispetto dei suoi spazi, essendo funzionale a mettere in evidenza segni, simboli e luoghi importanti della celebrazione. Per questo non può assolutamente essere fatto sui banchi e altari laterali e nella navata, non essendo questi luoghi predisposti per tale scopo.
Inoltre non lo si potrà ritirare dopo la celebrazione del matrimonio senza giusta causa e con il consenso del parroco.
Fotografie e riprese televisive
La liturgia non è uno spettacolo da registrare, ma un avvenimento a cui partecipare con fede.
Il compito degli operatori di questo settore è quello di riprendere e non di gestire i momenti della celebrazione. Il loro dovere è di partecipazione con un comportamento corretto, cioè con devozione se vivono la vita cristiana, con rispetto se non sono credenti.
E’ ammesso un solo fotografo e, in caso di opportunità, anche un operatore con macchina da ripresa o telecamera.
Nessuno, neppure parenti ed amici, oltre le persone deputate, faccia riprese o fotografie durante la celebrazione.
Il fotografo si muova nei tempi e negli spazi della celebrazione liturgica senza invadere il presbiterio o mancando di rispetto ai segni che sono espressione di realtà invisibili, senza voler essere il primo attore non curante di quello che si sta celebrando. Chi conosce i ritmi della celebrazione sa quando muoversi senza distrarre alcuno, ma pur nell’esercizio delle sue funzioni, rimane pressoché invisibile.
In particolare: non può assolutamente fare foto durante la liturgia della Parola, durante l’omelia, durante la consacrazione e la distribuzione della Comunione.
Per quanto riguarda l’uso della telecamera, ci sia un unico operatore e la ripresa può essere consentita ma in modo da non portare distrazione, restando fermo al suo posto ed evitando di porre gli attrezzi sull’altare e tanto meno nella cappella del Santissimo Sacramento.
Agli operatori poi si richiede un abbigliamento personale confacente con la celebrazione.
I canti
Si consiglia di contattare chi è a conoscenza dei canti liturgici. Pertanto il coro o cantori, eseguano canti in armonia con la celebrazione liturgica e secondo il nuovo rito, in modo da creare un clima di raccoglimento e preghiera, partecipi anche loro della celebrazione stessa.
I canti sono: canto di ingresso; canto del Gloria; canto al Vangelo; canto di offertorio; canto del Santo; canto alla Comunione; canto o musica sacra alla firma e all’uscita degli sposi.
(Dal Direttorio Diocesano per la celebrazione e la pastorale dei Sacramenti)