Diocesi di L'Aquila – Forania di Pettino

Statuto C.P.A.E.

 

Statuto del Consiglio Parrocchiale Affari Economici (C.P.A.E.)

 

STATUTO E REGOLAMENTO APPROVATI DALL’ARCIVESCOVO, MONS. GIUSEPPE MOLINARI IN DATA 04 MARZO 2008.

 Art.1 – NATURA

Il Consiglio Parrocchiale per gli affari economici( “C.P.A.E.”), della parrocchia di SAN PIETRO APOSTOLO, costituito dal parroco in attuazione del can. 537 del Codice di Diritto Canonico, è l’organo di collaborazione dei fedeli con il parroco nella gestione amministrativa della Parrocchia.

 Art.2 – FINI

Il CPAE ha i seguenti scopi:

A) coadiuvare il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo della Parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività e individuando i relativi mezzi di copertura;

B) approvare alla fine di ciascun esercizio, previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione, il rendiconto consuntivo;

C) esprimere il parere sugli atti di straordinaria amministrazione;

D) collaborare col Parroco nella cura dell’aggiornamento annuale dello Stato Patrimoniale della Parrocchia, il deposito dei relativi atti e documenti presso la Curia diocesana (can. 1284,2, n.9) e l’ordinata archiviazione delle copie negli uffici parrocchiali.

 

Art.3 – COMPOSIZIONE

Il CPAE è composto dal Parroco, che di diritto ne è il Presidente, e da 4 fedeli nominati dal Parroco, sentito il parere del Consiglio Pastorale. I consiglieri devono essere eminenti per integrità morale, attivamente inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e possibilmente esperti in diritto o in economia.

I loro nominativi devono essere comunicati alla Curia Diocesana almeno quindici giorni prima del loro insediamento.

I membri del CPAE durano in carica cinque anni ed il loro mandato può essere rinnovato. Per la durata del loro mandato i consiglieri non possono essere revocati se non per motivi gravi.

 

Art. 4 – INCOMPATIBILITA’

Non possono essere nominati membri del CPAE i congiunti del Parroco fino al quarto grado di consanguineità o di affinità e quanti hanno in essere rapporti economici con la Parrocchia.

 

Art.5 – PRESIDENTE DEL CPAE

Spetta al Presidente:

  1. a) convocare e presiedere il CPAE;
  2. b) preparare l’ordine del giorno di ciascuna riunione.

 

Art.6 – POTERI DEL CONSIGLIO

Il CPAE ha funzione consultiva, non deliberativa. In esso tuttavia si esprime la collaborazione responsabile dei fedeli nella gestione amministrativa della Parrocchia in conformità al can. 212 – §3.

Il Parroco ne ricercherà e ne ascolterà attentamente il parere, non se ne discosterà se non per gravi motivi e ne userà ordinariamente come valido strumento per l’amministrazione di tutti i beni parrocchiali a norma dal can. 532.

 

 

Art.7 – RIUNIONI DEL CONSIGLIO

Il CPAE si riunisce almeno una volta al quadrimestre, e ogni volta che il Parroco lo ritenga opportuno, o che ne sia fatta a quest’ultimo richiesta da almeno tre membri del Consiglio. Alle riunioni del CPAE potranno partecipare, ove necessario, su invito del Presidente, anche altre persone in qualità di esperti. Ogni consigliere ha facoltà di far mettere a verbale tutte le osservazioni che ritiene opportuno fare.

 

Art.8 – VACANZE DEI SEGGI NEL CONSIGLIO

Nei casi di morte, di dimissioni, di revoca o di permanente invalidità di uno o più membri del CPAE, il Parroco provvede, entro quindici giorni, a nominare i sostituti. I consiglieri così nominati rimangono in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio stesso e possono essere confermati alla successiva scadenza.

 

Art.9 – ESERCIZIO

L’esercizio finanziario della Parrocchia va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno. Alla fine di ciascun esercizio, e comunque entro il 31 marzo successivo, il bilancio consuntivo, debitamente firmato dai membri del Consiglio, sarà sottoposto dal Parroco al Vescovo diocesano.

 

Art.10 – INFORMAZIONI ALLA COMUNITA’ PARROCCHIALE

Il CPAE presenta annualmente al Consiglio Pastorale Parrocchiale e alla comunità parrocchiale il rendiconto sulla utilizzazione delle offerte ricevute dai fedeli (can. 1287), indicando anche le opportune iniziative per l’incremento delle risorse necessarie per la realizzazione delle attività pastorali e per il sostentamento del clero parrocchiale.

 

Art.11 – VALIDITA’ DELLE SEDUTE E VERBALIZZAZIONE

Per la validità delle riunioni del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri. I verbali del consiglio, redatti su appositi registri, devono portare la sottoscrizione del Parroco e del Segretario del Consiglio stesso e devono essere approvati nella seduta successiva.

 

Art.12 – RINVIO A NORME GENERALI

Per tutto quanto non contemplato nel presente regolamento si applicheranno le norme del diritto canonico.

 

 

 

REGOLAMENTO

 

ENTRATE

  1. Offerte per amministrazione sacramenti e celebrazioni particolari (Battesimi, Matrimoni e Anniversari, Cresime, Comunioni, Funerali)[1].
  2. Questue durante le celebrazioni festive e feriali;
  3. In occasione delle benedizioni delle famiglie;
  4. Feste riguardanti la pietà popolare e ogni altra raccolta effettuata a nome della parrocchia.
  5. Candelieri e bussole.
  6. Tutti i contenitori di offerte e candelieri presenti nelle chiese e nei locali parrocchiali.
  7. Offerte libere dei fedeli.
  8. Ogni offerta che il fedele intende devolvere a favore della parrocchia[2].

ENTRATE DA ATTIVITA’

  1. Culturali, ricreative, sportive;
  2. Uso locali e spazi di competenza della parrocchia.

 

USCITE

  1. Spese per il culto;
  2. Spese per la catechesi;
  3. Utenze;
  4. Tasse;
  5. Manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni mobili e immobili;
  6. Luoghi di culto, locali per la catechesi, casa parrocchiale, ambienti destinati alle attività sportive, ricreative e culturali;
  7. Spese per attività (occasionali o stabili) svolte a nome e per conto della parrocchia.

 

 

 

Il Parroco

Don Giuseppino Gianiorio

 

 

 

*** Non compete al suddetto organismo la gestione dei fondi preposti alla carità. La parrocchia esprime in forma comunitaria l’amore verso gli ultimi affidando ad alcuni fratelli il compito di animatori della carità. Tale organismo ha un’amministrazione separata dal CPAE.

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[1] Al sacerdote che presiede le celebrazioni spetta un’offerta pari a quella che normalmente i fedeli elargiscono in occasione delle messe di suffragio. 2 Offerte relativa a fiori, per le costruzioni, per i

[2] Offerte relativa a fiori, per le costruzioni, per i ceri, per il riscaldamento, per le spese ordinarie, per attività sportive ricreative e culturali.

 

Parrocchia S. Pietro Apostolo Via del Duomo 67100 L'Aquila; Parroco: Don Giuseppino; cell.: 3402656214.