Diocesi di L'Aquila – Forania di Pettino

Storia della Chiesa

chiesa 1980 Chiesa parrocchiale  O

La Parrocchiale

E’ stata consacrata, deducendo la data e la notizia dalla lapide leggibile sulla facciata principale (vedi foto sopra), dal Vescovo reatino Benincasa nel 1112, divenendo polo attivo di urbanizzazione per tutto il circondato, e, pur restando isolata, si imponeva come centro importante dell’amiternino a motivo dei suoi potenti feudatari che sfidarono per ben due volte il grande Federico II.

La chiesa S. Pietro ad extra, di origine longobardo-franco, viene menzionata già nel Chronicon farfense nell’anno 793 e di questo periodo sono alcuni resti scultorei pervenutici e individuabili sulle strutture della stessa chiesa: la croce latina sul portale maggiore e una piccola monofora, decorata con trecce bisolcate visibile dall’interno della casa parrocchiale.

 

Chiesa di S. Pietro Apostolo

 La prima memoria certa della chiesa di S. Pietro l’abbiamo nell’anno 792 (n.d.r. Chronicon farfense) in relazione a due luoghi che oggi si chiamano “Pettino” e “Vetoio”.

Pettino (Pitinum) si trova menzionato già nelle tavole viarie romane e ricordato da Plinio col suo vescovo Romanus del 499; distrutto dalla invasione longobarda, come racconta S. Gregorio Magno, gli abitanti probabilmente si ritirarono lì dove sorgerà Castrum Popleti o di Poppleto.

Inoltre la menzione di “Pitinum” insieme a  “Vetoio” e alla Chiesa di S. Pietro l’abbiamo in una “Carta offertionis” del 792, quando i due coniugi Paolo e Tassilla, di Amiternum, offrono alcuni appezzamenti di terreno alla Abbadia di Farfa situati “… ad Sanctum Petri… in Vetuvio (Vetoio) e …. in Pectini (Pettino)”.

Il luogo dove sorgeva la Chiesa di S. Pietro doveva essere, con probabilità, il medesimo di oggi, stando anche alla iscrizione sulla facciata principale dove si legge che nel 1112 Benincasa di Rieti procede alla consacrazione della medesima.

Dunque la chiesa di S. Pietro esiste da prima del Castrum Poppleti, con la facciata rivolta ad oriente come era normalmente e fungeva da cerniera storica e cultuale tra Pitinum, oggi Pettino, e Poppletum, oggi Coppito. Verosimilmente, secondo quanto venuto fuori dagli scavi archeologici effettuati, è sorta o vicino o sopra un tempio pagano applicando così le sagge direttive di Gregorio Magno: non distruggere ma sacralizzare, cristianizzare.

Restaurata dalla Soprintendenza oggi è tornata agli antichi splendori rivelando tutta la sua grandezza, bellezza e importanza storica, artistica e religiosa.

 (Da una relazione di P. Giacinto Marinangeli, O.F.M.)

Parrocchia S. Pietro Apostolo Via del Duomo 67100 L'Aquila; Parroco: Don Giuseppino; cell.: 3402656214.