Diocesi di L'Aquila – Forania di Pettino

Madonna del Ponte

 

   Madonna della neve  Madonna del ponte

Stretta tra il fiume e la rupe dell’ex castello poppletano che la strapiomba, oggi rimanendo sotto il piano stradale, è una chiesetta votiva. Essa si allunga, parallelamente, alla strada di accesso a borgo, le modeste intonacate muraglie del suo corpo rettangolare, coperto a capanna e terminato, a capo, in una curva semicircolare a mo’ di abside, su cui la copertura gira a padiglione semiconico.

Lo schermo di facciata è a schema tradizionale quadrangolare, più alto del colmareccio, con emergente sullo spigolo a sinistra un piccolo fornice campanario avendo i pieni equilibrati, solio al centro, dal binomio di portale rettangolare, a lisce mostre lapidee, e disa­dorno oculo circolare sovrapposto in asse.

L’interno è una lunga sala rettangolare coperta a capriate lignee in vista e terminata in una parete di fondo rettilinea – il giro pseudo-absidale visto di fuori costituisce in realtà la sacristia – la quale in precedenza, a stare ai lacerti pittorici rimasti a destra in basso, doveva tutta avvivarsi di affreschi.

Al centro, oggi, aggetta la cospicua ribattuta edicola templare in pietra dell’unico altare, su alti stilobati: un arco tra colonne corinzie, fine trabeazione ad ornato fregio e con fram­menti di timpano e fastigio, il tutto per dar rìlievo all’affresco di Vergine con Bambino entro ornati floreali e fregi.

Lavoro, questo, i cui caratteri formali, uniti a quelli pit­torici e decorativi dell’affresco, rimanderebbero a quel­li 1699 dell’Oratorio Rivera ex Mausonio a Pianola, indicando una datazione a fine sec. XVII anche per questa decorazione di Santa Maria del Ponte. La quale costruttivamente è ritenuta dalla tradizione un’inizia­tiva dei baroni Quinzi in epoca imprecisata. Quest’ultima però, a stare alla maniera della residua affrescatura osservata sulla parte inferiore destra della parete di fondo, nonché ai caratteri tecnico-formali esterni, potrebbe ritenersi opportunamente collocabile al primo ‘600, ossia in quella nota ondata di iniziative similari che appunto tra fine ‘500 e ‘600 intesero valo­rizzare devozioni popolari sviluppatesi attorno ad edi­cole mariane campestri, come questa di Coppito posta a vegliare l’accesso al paese ed il ponte sull’Aterno.

(Articolo ripreso da “Recupero e riqualificazione dei centri storici del Comitatus Aquilanus” – Vol. VIII)

Parrocchia S. Pietro Apostolo Via del Duomo 67100 L'Aquila; Parroco: Don Giuseppino; cell.: 3402656214.